2016

CONSOLARE GLI AFFLITTI

 “Prova anche tu, una volta che ti senti solo o infelice o triste, a guardare fuori dalla soffitta quando il tempo è così bello. Non le case o i tetti, ma il cielo. Finché potrai guardare il cielo senza timori, sarai sicuro di essere puro dentro e tornerai ad essere felice.”

Anna Frank 

Poco importa cosa sia, che nome abbia o non abbia ciò che affligge e ci affligge. 

Accettando di poter vivere sentimenti, perseguire passioni, incontrare altri simili con i quali percorrere pochi metri o lunghi tragitti nelle nostre vite, abbiamo accettato la possibilità di vivere immense gioie così come pesanti afflizioni. 

Di fronte alle gioie sentiamo l’esigenza di condividerla con i nostri cari ma nell’afflizione tendiamo a chiuderci per non mostrare il nostro dolore rimanendo, in quel medesimo momento, magari disponibili a consolare un altro afflitto che si trova al nostro fianco. 

Quella forza non è umana, come non è umana quella che fa bastare noi stessi nei momenti della nostra afflizione. 

In quei momenti, quella forza è divina tanto da renderci quasi angeli, ma angeli imperfetti, con una sola ala; 

Tuttavia appositamente creati con quella imperfezione nella speranza che, presto o tardi, possiamo capire di avere bisogno di qualcun’altra in aiuto per volare meglio, più in là, più in alto di ogni afflizione… Insieme.

La mia opera vuole rappresentare una pala d’altare rinascimentale in chiave moderna ed attualizzata, che incorpori una mia visione della consolazione degli afflitti. 

Una consolazione tra gli uomini e per gli uomini ma tesa al divino dal quale ognuno trae le proprie energie in soccorso ad un afflitto. 

Salvatore Giò GAGLIANO


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